E’ tempo di… analizzare e renderizzare

L’analisi

Prima di iniziare a costruire fisicamente l’orologio ci sono state tante cose da valutare:

  1. che legno usare;
  2. le dimensioni che dovrà avere l’intero orologio;
  3. l’alimentazione del circuito;
  4. che PIC utilizzare;
  5. la forma del cinturino e come realizzarlo;
  6. come utilizzare al meglio i LED per visualizzare le ore e i minuti;
  7. la chiusura del cinturino;
  8. il coperchio nella parte posteriore dell’orologio.

Ammetto che la fase di analisi non è stata semplice e soprattutto man mano che proseguivo con la costruzione dell’orologio ho dovuto cambiare alcune cose perché mi sono reso conto che alcune idee che avevo inizialmente non potevo realizzarle.
Per esempio, mi sarebbe piaciuto che il circuito fosse coperto da un sottile strato di plexiglass ma questo non è stato possibile perché una volta assemblato il tutto il PIC è risultato troppo alto (a causa di un errore durante la fresatura) e quindi non lasciava lo spazio per inserire la copertura.

In ogni caso, dopo essermi documentato un pochino, ho scelto di utilizzare il legno di faggio sia per la cassa che per il cinturino perché tra tutti quelli che ho visto mi sembrava quello più adatto (sia come resistenza che come lavorabilità) fra quelli che potevo reperire; per il PIC invece la scelta è ricaduta sul modello 16f688 perché come dimensioni e numero di PIN era perfetto per essere inserito in un circuito relativamente piccolo e soprattutto ha un oscillatore incorporato. Ho usato la versione DIP 14 per dare un aspetto più “vintage” all’orologio.

Quindi, 3… 2… 1… via!

I render

Prima di tutto ho dovuto mettere su carta i disegni dell’orologio (almeno per la parte di elettronica), in modo da dare una forma concreta alle mie idee, quindi ho preparato alcuni render:

In questo modo ho subito notato che i LED che all’inizio volevo che fossero 12 per le ore e 60 per i minuti, per questioni di spazio, non ci sarebbero mai stati e quindi ho dovuto ridurne il numero passando a 12 LED per le ore e 12 per i minuti (uno ogni 5 minuti).

Inoltre mi sono reso conto che le piste del circuito sarebbero state davvero molto vicine e quindi ho dovuto ordinare delle punte (bits) che mi permettessero di lavorare in spazi ristretti:

60° V bits

Alla fine ho optato per dei bits a 60°.

Mancano effettivamente i render del cinturino perché su quello, essendo l’ultima parte che avrei creato, non avevo ancora le idee molto chiare all’inizio e quando sono arrivato al momento di intagliarlo in realtà non ho usato la CNC ma una semplice segna a nastro con la quale ho realizzato le varie parti che poi ho assemblato manualmente ma di questo parleremo nel prossimo articolo!! 😁